#SveliamolaViolenza

Ti amo, ti voglio, ti odio, ti ammazzo.

La violenza di genere è un grave fenomeno strutturale diffuso nella nostra società. Basti pensare che le vittime di femminicidio in Italia nel 2023 sono state 120. Per parlare di violenza di genere è fondamentale capire il concetto chiave di “patriarcato”: quel sistema sociale in cui il padre esercita la propria autorità sulla donna e su figli e figlie in ambito famigliare. Molti sostengono che oggi non si possa più parlare di patriarcato, perché gli uomini non esercitano più alcuna forma di potere sulle donne. Ma è davvero così?

Se un uomo pensa di avere il diritto di usare il tuo corpo senza il tuo consenso, non è questa forse una forma di potere?

Se un uomo pensa di avere il diritto di controllarti e di possederti come un oggetto, non è questa forse una forma di violenza?

Se un uomo pensa di avere il diritto di farti del male, credi davvero che questo possa chiamarsi amore?

Siamo state educate a pensare che il possesso voglia dire amore e che la violenza possa nascondere affetto. Non è così. Smettiamo di legittimare atti che giustificabili non sono, smettiamo di avere paura. Amica mia, se è vero che la vita si genera sempre da un atto d’amore, allora perché dovresti credere che la morte possa essere generata dallo stesso sentimento?

Ogni 15 minuti, in Italia, una donna è vittima di violenza. Ogni 15 minuti, un’onda stravolge per sempre una vita. Sì, stravolge. Perché proprio come un’onda, la violenza, fisica e psicologica, crea lividi e ferite, a volte anche invisibili, che non guariscono mai. Mille volte è successo, mille volte succederà ancora se non facciamo nulla per cambiare le cose.

È il momento di agire, di impegnarsi per creare una società diversa.

È il momento di aumentare l’istruzione femminile, di aumentare i centri antiviolenza e le strutture di supporto, di rendere le donne economicamente indipendenti e con pari opportunità rispetto agli uomini.

È il momento di educare al rispetto reciproco le bambine e i bambini che saranno le donne e gli uomini del futuro, è il momento di parlare apertamente, anche e soprattutto nelle scuole, di mascolinità tossica, catcalling e dell’importanza del consenso. Ed è il momento di insegnare l’amore. Ma l’amore vero, quello che non controlla ossessivamente il tuo telefono, quello che non ti minaccia di suicidarsi se lo lasci, quello che non ti fa del male se gli dici di no. L’amore non ammazza.

Se non ci vogliono ascoltare, allora urleremo. Ribelliamoci!

Sveliamo insieme la violenza di genere.

A cura di Margherita Bianco, Beatrice Fornasaro, Eleonora Mastrangelo

Lascia un commento