FantaSanremo: intervista a Giacomo Piccinini

Piazza Sacro Cuore 12, Porto Sant’Elpidio, provincia di Fermo. Bar “Corva da Papalina”. È in questo piccolo locale della provincia marchigiana che, su iniziativa di un gruppo di amici impiegati nel mondo dello spettacolo, nasce l’idea del FantaSanremo, l’ormai celeberrimo gioco legato al Festival della Canzone Italiana. Nel 2020 nasce, nel 2021 inizia a farsi notare, nel 2022 esplode, arrivando a spingere gli artisti dell’Ariston a stravolgere dialoghi e canzoni per accumulare punti.


Tra i fondatori del team che gestisce il FantaSanremo c’è Giacomo Piccinini. Originario di Amandola (FM), Piccinini lavora come co-direttore e insegnante dell’Accademia Musicale Lizard di Porto Sant’Elpidio prima di imbarcarsi con i suoi amici nell’esperienza del FantaSanremo. Con il festival appena concluso, siamo riusciti a fargli qualche domanda.

Quando, come e perché è nata l’dea del FantaSanremo?

Inizialmente, io e gli altri fondatori eravamo un gruppo di amici impiegati nel mondo dello spettacolo che ci ritrovavamo tutti gli anni al bar “Corva da Papalina” di Porto Sant’Elpidio per seguire assieme il festival, fino a quando, per l’edizione 2020, decidemmo di creare un vero e proprio fantasy game stilando un primo regolamento e coniando la moneta virtuale con cui acquistare gli artisti, il “Baudo”. Fummo in 47 a partecipare a questa sorta di “prima edizione”. Nel 2021, causa Covid, fummo costretti a seguire il festival da casa e decidemmo di trasferirci sul web per condurre il nostro gioco. Fu allora che ci fu l’inaspettato boom di iscrizioni: da 47 passammo a circa 47.000 partecipanti. Arrivò così una prima importante risonanza mediatica del gioco, con diversi artisti che, più o meno consapevolmente, pronunciarono il termine “FantaSanremo” sul palco dell’Ariston.


L’anno successivo ci fu il boom definitivo: alla chiusura le iscrizioni furono più di mezzo milione. Quello fu l’anno del fenomeno “Papalina”, il soprannome del gestore del bar dal quale siamo partiti. Ciò favorì lo sdoganamento del gioco sul palco dell’Ariston e ci consentì una enorme visibilità. L’anno scorso e quest’anno siamo riusciti a superare le quattro milioni di squadre iscritte. Questo ci ha spinto a strutturarci meglio come organizzazione. Negli ultimi due anni, infatti, abbiamo iniziato a collaborare con il Comune di Sanremo prima e con la Rai poi, arrivando persino a coinvolgere il conduttore e direttore artistico del festival, Amadeus.


Tra i commenti più frequenti che si fanno sul Festival di Sanremo c’è quello secondo cui sia diventato un evento “commerciale”, perdendo il fascino e la caratura che aveva negli anni passati. Avendo seguito il festival da vicino negli ultimi anni, cosa pensi a riguardo?

Giacomo Piccinini (destra) di fianco ad uno dei direttori d’orchestra più conosciuti e amati dal pubblico, Giuseppe “Beppe” Vessicchio (sinistra).


Personalmente, credo sia necessario capire cosa si intende per “commerciale”. Se per commerciale si intende che il festival negli ultimi anni ha incrementato gli ascolti e favorito la visibilità degli artisti che vi partecipano, in questo senso è certamente più commerciale rispetto gli anni passati. Per quanto riguarda invece la musica in sé, il fatto che vi siano artisti giovani, generi musicali diversi dai classici del passato e una diversa strategia comunicativa dimostra che il festival è in grado di stare al passo con i tempi. Poi, se questo rappresenti un’evoluzione o un’involuzione della musica spetta a dirlo a ciascuno in base ai propri gusti. Ritengo quindi che ciò che vediamo sul palco dell’Ariston sia un normale adattamento ai tempi che il festival è stato ed è in grado di fare.


Recenti indiscrezioni hanno parlato di una possibile “fine” del FantaSanremo. È davvero così?


Il FantaSanremo come tutti l’hanno conosciuto finora termina con l’edizione di quest’anno. Ciò non vuol dire che si chiude l’esperienza del FantaSanremo, bensì di quello che potremo definire il suo “primo ciclo”. Dall’anno prossimo, infatti, ci saranno un nuovo format e un nuovo regolamento. Quale? Non lo sappiamo ancora. Nei prossimi mesi inizieremo a lavorarci.

A cura di Lorenzo Perticarà

Fonti:
I fondatori del FantaSanremo a Fanpage.it: “Quest’anno c’è un segreto per vincere”

Lascia un commento