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Dall’altro lato sappiamo bene che lo spreco di cibo è un altro grande problema della nostra quotidianità. Ed è stata proprio l’enorme quantità di avanzi gettati alla fine di un banchetto ad ispirare, nel 2016, cinque giovani imprenditori danesi alla creazione di quest’app che oggi conta 75 milioni di utenti in 17 paesi (Italia compresa), 134 000 aziende partners, e 200 milioni di pasti salvati.
Attraverso quest’applicazione si possono prenotare delle “borse-sorpresa” ad 1⁄3 del prezzo originale, scegliendo tra diverse categorie, quali frutta&verdura, prodotti di pasticceria, etc., e diversi fornitori, dal supermercato al ristorante.
Essendo, per l’appunto borse a sorpresa, bisogna tenere in conto il rischio di trovarsi due chili di carote e uno di patate come è successo a me, da smaltire in qualche modo nel breve termine, ma fa tutto parte del gioco!
Il perché di un prezzo così vantaggioso è dovuto al fatto che si tratta di prodotti che per norma dovrebbero essere invendibili, a causa di imballaggi difettosi, date di scadenza troppo ravvicinate o imperfezioni del cibo stesso.
Ma proprio come sottolinea il nome dell’app, sono tutti beni troppo buoni per andarsene.
Ancora una volta, combinando matrice ambientale e vantaggio economico si riesce ad attirare un pubblico ben più vasto, affiancando alla sostenibilità anche i valori di inclusione e solidarietà.
Quelli che vi ho raccontato sono due esempi di come si possa rendere ogni gesto quotidiano più responsabile con poco sforzo, raccogliendone i frutti sia nell’immediato (sullo scontrino) che su più ampia scala (per chi ha un certa attenzione per le questioni ambientali).
Tutto ciò che ci circonda è too good to go, prendiamocene cura.

a cura di
Carolina Agostini