Esserci, spegnersi, annullarsi.
Immagina: una stanza piena di gente, qualcuno parla ma nessuno lo ascolta.
Si sente svanire nel disinteresse che lo circonda e sta per soccombere.
Ecco il potere cocente di una violenza sottile, dell’indifferenza.
Tuttavia, è il potere che si dà agli altri – come una pistola carica – a renderci invisibili a convincerci di esserlo.
E se capitasse a voi di trovarvi circondati da una massa che sembra non vedervi?
E se capitasse a voi di percepire che nulla di quello che avete da dire meriti di essere ascoltato?
E se capitasse a voi di sentirvi talmente trasparenti da non creare più neanche un riflesso?
Nel mare di persone, tace il deserto delle vostre parole.
Siete uno specchio: la vostra essenza è riflettere una realtà cui non appartenete. Quando gli altri vi guardano vedono quello che siete per loro: il semplice nulla.
La verità è che siamo gli artefici di questa nostra fine silenziosa, siamo noi stessi a farci violenza. Impariamo a reagire: rimanere in silenzio non è più una scusa!
Sveliamo insieme la violenza dell’insensibilità.
A cura di Giorgia Caponero e Valentina Giordano