Pregiudizio, esclusione, isolamento.
Parliamo oggi di un aspetto della violenza che spesso non viene considerato tale perché passivo, l’esclusione. Quando una persona o un gruppo vi volta le spalle e venite relegati all’isolamento, quando subite un tradimento da persone di cui vi siete fidate e con cui avete un rapporto che viene mandato all’aria.
È violenza perché è manipolazione.
È violenza perché è immotivata.
È violenza perché è dolorosa, più di quanto sembri.
Un momento siete considerati, siete accettati, avete intorno un gruppo di persone che sembra apprezzarvi e volervi bene. Il momento dopo rimanete soli, senza nessuno con cui parlare e con l’ossessione di tornare nelle loro grazie.
Il sentimento che rimane è quello di essere persi in un mare buio senza più fari che vi indichino la via, senza barche intorno a cui aggrapparsi, o persone che possano sentire le grida d’aiuto.
Vi sentite le persone più sole del mondo, nessuno vi ha mai voluto bene, non vi meritate nulla e mettete in discussione tutti gli aspetti di voi stessi, dal primo all’ultimo, odiandovi profondamente da capo a piedi.
Non trascuriamo questo tipo di violenza silenziosa, a volte è quella che fa più male.
Sveliamo insieme la violenza dell’esclusione.
A cura di Irene Bassilichi e Olivia Apolline Sylvia Mevel