08/10/2024
Il leader pentastellato sfalda il campo largo in occasione delle regionali in Liguria: mai con Renzi dice, ma forse il bersaglio è un altro… convincerà gli italiani?
Regionali tra certezze e incertezze
Le elezioni regionali in Umbria, in Emilia-Romagna e in Liguria, saranno gli ennesimi appuntamenti elettorali ai quali il centrosinistra si presenterà come suo solito: diviso.
Il campo largo non esiste più. Lo ha detto espressamente Giuseppe Conte, ospite da Bruno Vespa a Porta a Porta, e il motivo di certo non stupirà i più: Matteo Renzi. Le elezioni regionali in Liguria, infatti, avrebbero dovuto vedere anche Italia Viva aggiungersi alla coalizione, notizia che ha irritato non poco il leader del Movimento 5 Stelle, che si è sentito tradito: quando, con gli altri leader dell’opposizione, “firmò” il Patto della birra in occasione della festa nazionale di Alleanza Verdi e Sinistra, Renzi non era presente, e i due, dice, sono portavoce di interessi diversi e inconciliabili.
L’esito delle regionali è quindi tutto da vedere: secondo i sondaggi il risultato parrebbe certo solamente in Emilia Romagna, dove il candidato del centrosinistra vincerebbe anche senza il supporto di M5s e Iv. In lieve vantaggio il centrodestra sia in Liguria che in Umbria.
Renzi espone la strategia di Conte

È a Porta a Porta, la “terza camera”, con Bruno Vespa ad arbitrare, che i due protagonisti di questa vicenda si sono sfidati a duello. Nessun confronto diretto purtroppo, Conte è stato ospite di Vespa il 1° ottobre, Renzi due giorni dopo, ma hanno parlato reciprocamente l’uno dell’altro.
«Abbiamo un modo di far politica e obbiettivi politici completamente diversi da ciò che Renzi rappresenta», dice Conte. Il leader di Italia Viva è un «compagno inaffidabile» e il suo «lobbysmo spinto» è incompatibile con un progetto di regolamentazione dello stesso, sarebbe un conflitto di interessi. Risponde tagliente Renzi: «Conte ha sfasciato il campo largo perché non è interessato a creare un’alternativa di governo alla Meloni e vuole soltanto sconfiggere la Schlein».
Etica pubblica da un lato e realismo politico dall’altro, chi ha ragione? Entrambi: Iv e M5s sono incompatibili su molti temi e il lobbying è solo uno dei tanti, ma il punto di Renzi sembra sensato. Conte è impegnato in una doppia lotta: una interna, contro Beppe Grillo, e una esterna contro il Pd, del quale non accetta la leadership nel centrosinistra. Allo stesso tempo, sottolinea le affinità con Avs e si oppone al lobbysmo di Renzi, richiamando all’ecologismo e all’anti-establishment fondanti del Movimento, e prova a sottrarre al Pd il ruolo dei “responsabili”, ma forse, semplicemente, non gli va giù che il candidato in Liguria non sia uno dei suoi come invece fu in Sardegna.
La reazione degli italiani
Smarcarsi dal Pd invece di attaccare compatti le forze di governo, questo il piano di Conte. Sicuramente il tempismo non è ideale considerando la crepa all’interno della maggioranza tra Lega e Forza Italia per lo Ius Italiae, ma può essere, in generale, la strategia vincente?
Termometro Politico ha diffuso la media dei sondaggi politici elettorali tenuti tra il 29 settembre e il 5 ottobre confrontando le rilevazioni di 5 istituti, e la rottura del campo largo non sembrerebbe aver generato grandi stravolgimenti nel centrosinistra. Il Pd scende di appena uno 0.1% mentre il M5s resta fermo all’11%. Chi ne esce vincitore è Fratelli d’Italia che torna al 29.6% (valore che non toccava da marzo) insieme al suo leader Giorgia Meloni.

Secondo il sondaggio realizzato da Tecnè per Dire del 3 ottobre, la fiducia per il Presidente del Consiglio continua a crescere, mentre a nulla stanno servendo per adesso gli sforzi di Conte, che anzi perde terreno proprio in favore di Elly Schlein. Un valore sorride all’opposizione: la sfiducia al Governo diminuisce ma resta molto alta.
Il Cise (Centro Italiano Studi Elettorali) aveva avvisato: il tripolarismo è terminato, gli italiani riconoscono nuovamente due soli poli, il centrosinistra ed il centrodestra. Forse non c’è più spazio per il Movimento 5 Stelle.
A cura di Tommaso Palmieri