LA REALTÀ DEI FATTI

Il conflitto indo-pakistano

INTRODUZIONE

La regione del Kashmir rappresenta, da più di settant’anni, il nucleo del conflitto tra due potenze nucleari: la Repubblica d’India e la Repubblica Islamica di Pakistan. A queste due si aggiunge anche la Repubblica Popolare Cinese che, dal 1962, controlla la zona dell’Aksai Chin.

Uno dei principali problemi all’interno della regione del Kashmir è rappresentato dalle numerose violazioni dei diritti umani da parte del governo indiano, del governo pakistano e di gruppi armati islamisti. Il report dell’OHCHR1 dell’8 luglio 2019 fornisce un’analisi dettagliata delle massicce violazioni dei diritti umani nello stato indiano di Jammu e Kashmir (che comprende la valle del Kashmir, Jammu e le regioni del Ladakh) e nell’area amministrata dal Pakistan (Azad Jammu e Kashmir e Gilgit-Baltistan). Secondo quanto emerge dal report il numero di vittime civili nella regione del Kashmir, sotto il controllo indiano, nel decennio 2008-2018 è arrivato a 1.081 di cui 160 solo nel 2018. A queste si aggiungono, da parte del governo e delle forze armate indiane:

  • Restrizioni della libertà di espressione, di stampa e atti di censura;
  • Restrizioni della libertà di riunione e associazione;
  • Detenzioni arbitrarie;
  • Impunità successiva alle violazioni dei diritti umani;
  • Tortura;
  • “Targeting” dei Kashmiri islamici fuori dallo Stato di Jammu e Kashmir.

Per quanto riguarda le violazioni da parte del governo e delle forze armate pakistane il report riporta:

  • Introduzione di norme discriminatorie nei confronti delle minoranze hindu;
  • Restrizione della libertà di espressione e associazione;
  • Restrizione della libertà di culto e religione;
  • Sparizioni forzate e involontarie.

OBIETTIVO E ATTORE

Il policy paper in questione si pone l’obiettivo di favorire un’azione da parte del Consiglio di Sicurezza dell’ONU per far fronte alle continue violazioni dei diritti umani nella regione del Kashmir.

SOLUZIONI PROPOSTE

Si elencano ora una serie di possibili soluzioni al problema della violazione dei diritti umani nella regione in questione:

  1. Favorire la smilitarizzazione della regione o un ritiro graduale delle truppe con successiva indizione di libere e universali votazioni (previste già dalla risoluzione n. 47 del Consiglio di Sicurezza del 19483), sotto monitoraggio internazionale da parte delle Agenzie delle Nazioni Unite, per stabilire democraticamente l’annessione alla Repubblica d’India o alla Repubblica Islamica di Pakistan. In caso il voto risulti favorevole all’annessione all’India è necessario che al popolo della regione del Kashmir venga riconosciuta la cittadinanza indiana e di conseguenza i diritti che essa prevede e garantisce. La stessa logica deve essere applicata qualora l’esito del voto sia a favore dell’annessione al Pakistan;
  2. Facendo riferimento alla proposta già avanzata dal Kashmir Study Group, in “Kashmir – A Way Forward” nel 2005, si richiede una risoluzione che favorisca l’indizione di libere e universali elezioni per votare l’istituzione dello Stato di Jammu e Kashmir, un’entità di autogoverno con propria costituzione democratica, cittadinanza, bandiera, legislatura e accesso illimitato dall’India e dal Pakistan;
  3. In quanto obbligati a rispettare i diritti civili, politici, economici, sociali e culturali previsti dall’ICCPR4 e dall’ICESCR5, Convenzioni alle quali entrambi gli Stati in questione hanno aderito e avendo ratificato entrambi gli Stati l’ICERD6, la CEDAW7, la CRC8 e, nel caso della Repubblica Islamica del Pakistan, anche la CAT9, si rinnova la richiesta di attuazione di meccanismi di tutela delle minoranze etnico-religiose e di garanzia di pari diritti nelle zone amministrate dall’India e dal Pakistan, con un monitoraggio costante della situazione da parte delle Commissioni istituite dalle Convenzioni sopra citate e dall’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani (OHCHR).

CONCLUSIONE

Gli scenari risolutivi proposti rappresentano tre differenti modalità per la cessazione delle violazioni dei diritti umani nella regione del Kashmir. Sulla base del principio di autodeterminazione dei popoli o dell’attuazione di meccanismi di tutela dei diritti umani, il paper in questione vuole proporre strade per evitare che la situazione corrente si protragga nel tempo o possa addirittura degenerare.

A cura di Federico Sergio

Fonti:

Balcerowicz e Kuszewska – Human Rights Violations in Kashmir, 2022, Routledge

Balcerowicz e Kuszewska – Law and Conflict Resolution in Kashmir, 2022, Taylor & Francis

Update of the Situation of Human Rights in Indian-Administered Kashmir and Pakistan- Administered Kashmir from May 2018 to April 2019 – Office of the United Nations High Commissioner for Human Rights

Resolution n.47 UNSCR, 1948

International Covenant on Civil and Political Rights

International Covenant on Economic, Social and Cultural Rights

Istituto di Ricerca Internazionale Archivio Disarmo Review

International Convention on the Elimination of All Forms of Racial Discrimination

Convention on the Elimination of All Forms of Discrimination against Women

Convention Against Torture and Other Cruel, Inhuman or Degrading Treatment or Punishment

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