Mercoledì 1° ottobre.
La Casa Bianca ha ufficialmente dichiarato lo “shutdown” governativo: tutti i servizi non governativi non essenziali, come parchi nazionali o musei, sono stati sospesi, mentre il resto degli enti governativi, come militari e agenti di frontiera (circa 750.000 agenti), continuano a lavorare, ma senza essere retribuiti.
L’ultimo shutdown della storia americana, durato 35 giorni, è avvenuto dal Dicembre 2018 al Gennaio 2019, e avvenne a causa di uno scontro sul finanziamento del muro che separa USA e Messico. L’odierna paralisi è il risultato del recente scontro tra Democratici e Repubblicani riguardante l’approvazione di una legge che finanzi i servizi governativi per i prossimi mesi. I democratici, guidati dal senatore Schumer, hanno chiesto la proroga dei sussidi assicurativi (in scadenza quest’anno) istituiti da Obama per facilitare l’accesso al servizio sanitario americano. Originariamente, i finanziamenti erano destinati a coprire l’assicurazione sanitaria di categorie considerate “a rischio”, ovvero coloro che possono usufruire di “Medicaid”: famiglie povere, donne incinte, bambini, e richiedenti asilo.

Secondo l’ufficio di bilancio del Congresso, questa estensione ripristinerebbe la copertura sanitaria solo per alcune categorie di immigrati legali, come i proprietari di visti di lavoro; Trump, invece, su Truth social scrive: “I Democratici vogliono che alieni illegali, molti dei quali criminali violenti, ricevano copertura sanitaria gratuita”. Il costo del prolungamento richiesto da Schumer ammonterebbe a circa 1.5 trilioni di dollari, un quarto del budget annuale per le spese ministeriali. È previsto uno shutdown di 2/3 giorni, ma perdurerà sino a che le due fazioni non avranno raggiunto un accordo sul budget. Il PIL statunitense potrebbe scendere di 15 miliardi ogni settimana. Nonostante i precedenti casi di chiusura governativa non abbiano mai portato a licenziamenti permanenti, il vicepresidente JD Vance ha dichiarato che l’amministrazione ricorrerà a diversi licenziamenti, con un potenziale incremento della disoccupazione di quasi 50.000 persone se il blocco dovesse arrivare alla durata di un mese.
Stando all’ultima votazione, i Repubblicani hanno il 53% di maggioranza in Senato, a soli 7 voti dalla soglia minima per l’approvazione della nota di spesa. Nel pomeriggio, il Senato si è aggiornato senza procedere ad ulteriori votazioni in occasione dello Yom Kippur, festività ebraica che celebra il giorno dell’espiazione. La Camera si riunirà venerdì mattina alle 11.30 (17.30 italiane) per votare nuovamente sui progetti di legge fino ad ora respinti.
A cura di Chiara Pinna
https://www.foxnews.com/politics/white-house-declares-imminent-government-
shutdown-after-senate-fails-pass-funding-bill
https://www.bbc.com/news/articles/crrj1znp0pyo
https://www.cnbc.com/2025/10/01/government-shutdown-trump-live-updates.html
https://www.whitehouse.gov/articles/2025/10/fact-democrats-shut-down-government-
over-free-healthcare-for-illegals/