Bin Salman e l’omicidio Khashoggi

“We assess that Saudi Arabia’s Crown Prince Muhammad bin Salman approved an operation in Istanbul, Turkey to capture or kill Saudi journalist Jamal Khashoggi.”

ODNI, Assessing the Saudi Government’s Role in the Killing of Jamal Khashoggi

“Valutiamo che il Principe Saudita Muhammad bin Salman approvò un’operazione a Istanbul, Turchia per catturare o uccidere il giornalista saudita Jamal Khashoggi.” 

Così inizia il documento desecretato lo scorso 26 febbraio dal Office of the Director of National Intelligence (ODNI) statunitense . 

Sono passati poco più di due anni da quando Jamal Khashoggi, un giornalista saudita critico nei confronti del Principe bin Salman, venne assassinato nel consolato della nazione a Istanbul. 

Forse vi ricorderete la notizia e i reportage dei media; già allora si parlava di assassinio di stato e molti sospettavano che la colpa ricadesse sul Principe saudita che già da tempo era diventato il de facto monarca del paese.

Ebbene, per quanto potesse non essere un segreto la responsabilità del governo mediorientale, fino ad oggi bin Salman era riuscito a non farse attribuire troppe colpe, anche grazie alle relazioni di interdipendenza tra la sua nazione e quelle occidentali, in particolare con gli Stati Uniti di Donald Trump.

La pubblicazione dei documenti ufficiali dei vari reparti di intelligence americani però sono un passo oltre nella storia perché, già nel 2019, le Nazioni Unite avevano votato in una seduta del Consiglio per i Diritti dell’Uomo un documento che, almeno in parte, attribuiva una certa dose di responsabilità alla Corona saudita.

Il documento, che consiste di poco meno di 100 pagine, si sofferma con attenzione sulla campagna di repressione dei media attuata dalla Corona nella nazione. Nelle pagine tra 50 e 54 si indaga in particolare sulla responsabilità personale del Principe e viene affermato che un’operazione di questa scala – l’assassinio ha convolto circa 15 persone – non potesse accadere senza il finanziamento, o quantomeno il beneplacito, del reggente.

A/HRC/41/CRP.1 – Pag. 53

Detto questo però nel rapporto viene affermato esplicitamente come non siano fatte accuse dirette a carico di nessun individuo, ma che ci si limiti meramente a evidenziare la necessità di ulteriori indagini.

Per quanto il documento del HRC possa essere stato, per gli standard estremamente diplomatici dell’ONU, un’accusa quasi diretta, la svolta è avvenuta con la decisione del neo-Presidente americano Biden, che ha ordinato la desecretazione di diversi documenti di intelligence nei quali si attesta la colpevolezza diretta del Principe saudita.

Nel documento dell’ODNI viene affermato come, vista l’influenza e il potere di bin Salman nel regno sia impossibile contemplare la possibilità che una spedizione di questo genere potesse non avere il supporto del Principe. Inoltre nel documento è presente una lista di persone che sono ritenute essere colpevoli in prima persona dell’omicidio e si può notare come alcuni di questi facessero parte dell’unità speciale di protezione di bin Salman – la cosiddetta Rapid Intervention Force (RIF) – e che quindi sia ancora più difficile presumere l’innocenza del Principe.

ODNI, Assessing the Saudi Government’s Role in the Killing of Jamal Khashoggi

La decisione dell’amministrazione Biden di pubblicare queste accuse è in netto contrasto con la politica dell’esecutivo precedente nei confronti del petrostato saudita.

Possiamo solo speculare sui motivi che abbiano indotto l’ex-Presidente Trump a non rendere pubbliche queste accuse ma, quando si guarda alla storia della vendita di armi americane nella penisola arabica, non è difficile avere più di qualche sospetto.

In conclusione, molto difficilmente quest’azione della Casa Bianca porterà a gravi conseguenze per bin Salman, però può essere utile per comprendere più a fondo le differenze tra le due amministrazioni americane. L’allontanamento degli States da regimi poco liberali, per usare un eufemismo, e il rientro nella sfera di alleanze più “convenzionale” segna un grande punto di rottura con l’era Trump e un ritorno al multilateralismo e alla cooperazione.

Umberto Costa Broccardi

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Fonti

OHCHR (Office of the High Commissioner for Human Rights) link all’allegato del HCR (A/HRC/41/CRP.1).
Lo troverete in fondo alla pagina.

ODNI – Assessing the Saudi Government’s Role in the Killing of Jamal Khashoggi

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