Tra Russia e Giappone: la disputa delle Curili Meridionali

Mentre la competizione tra Stati Uniti, Cina e rispettivi alleati diventa sempre più accesa, come testimoniato indirettamente dalla recente nascita del patto AUKUS, la zona in cui la massa continentale asiatica incontra il Pacifico diventa ogni giorno più importante. E rovente. Perché è in quel luogo in cui mare e terra si confondono, un mondo di isole, penisole, mari e golfi, che si gioca la dura partita che ha come premio l’egemonia globale.   

Eppure, mentre una nuova competizione si accende, nel Pacifico ancora rimangono, quiescenti, vecchi residui di un’altra competizione che, nella seconda metà del secolo scorso, ha diviso il mondo in blocchi e le città in settori separati da muri. Niente di più che tizzoni, ricordi di vecchi quasi-incendi. Ma ancora vivi. Pericolosi, perché prima o poi potrebbero divampare. 

La parte Nord-Occidentale dell’Oceano Pacifico è un luogo freddo. D’inverno, il mare si ricopre di ghiaccio, e la navigazione si fa difficile. Qui, sulla costa dell’Estremo Oriente russo, sorgono Okhotsk e Vladivostok, principali avamposti dell’Unione Sovietica sul Pacifico. Oltre la Kamchatka e lo Stretto di Bering c’è l’Alaska, stato USA. L’Unione Sovietica e gli Stati Uniti qui erano a poche miglia nautiche di distanza, cosa che, durante la Guerra Fredda, attribuiva alla regione una certa importanza.

Tra la neve, il freddo e il ghiaccio della Russia Pacifica spiccano numerosi grandi vulcani, disseminati nella Kamchatka e nelle acque subito a Sud, formando una catena di isole vulcaniche che separa il Pacifico dal freddo e basso Mare di Okhotsk, e unendo la Kamchatka russa al Giappone. Queta catena di isole prende il nome di Curili.

Una storia complessa

La storia delle Isole Curili è stata profondamente segnata dalla loro posizione, nel mezzo tra due potenze come Russia e Giappone. Negli ultimi due secoli, i due paesi se le sono contese, assieme alla vicina isola di Sakhalin, e le isole sono più volte passate dall’una all’altra. Abitate per lunghissimo tempo dal popolo degli Ainu, assieme ad Hokkaido e Sakhalin, l’arrivo dei Russi da Nord Ovest e dei Giapponesi da Sud rese inutile ogni resistenza e li mise fuori dai giochi per il controllo delle isole. Nel 1855, attraverso il trattato di Shimoda[i], con cui il Giappone si apriva al commercio coi russi, le Curili vennero spartite tra i due paesi. Nel 1875, vent’anni dopo, con il trattato di San Pietroburgo[2], i giapponesi cedettero ai russi la metà meridionale di Sakhalin in cambio delle Curili russe, guadagnando così il controllo dell’intero arcipelago. Nel 1905, sconfitti i russi, con il trattato di Portsmouth[3] i giapponesi si ripresero Sakhalin meridionale. Nel 1945, dopo aver rinunciato al patto di non aggressione[4] che la legava al Giappone, la Russia ormai da tempo divenuta Unione Sovietica, nelle fasi conclusive del secondo conflitto mondiale, attaccò il Giappone, occupando Sakhalin e tutte le Curili. Gli abitanti giapponesi vennero espulsi[5], e al loro posto vennero insediati cittadini russi.


La disputa

Con l’occupazione di tutte le Curili da parte sovietica, si giunge alla situazione odierna: le Curili sono interamente controllate dalla Russia. Tuttavia, il Giappone rivendica alcune isole, le più meridionali, le più vicine alle sue coste: Iturup/Etorofu, Kunashir/Kunashiri, Shikotan, e le isole Habomai. La storia della disputa delle Isole Curili è molto complicata.

In primo luogo, tra i due paesi, URSS e Giappone, e quindi tra Russia e Giappone oggi, non è mai stato firmato un trattato di pace[6]. A causa dell’incipiente guerra fredda, a San Francisco, nel 1951, quando si doveva firmare la pace tra il Giappone e gli alleati, i sovietici, in polemica con alcune decisioni degli Stati Uniti riguardo il trattato, come il mancato invito della Cina Comunista, e ritenendo che il testo non presentasse garanzie sufficienti del loro controllo di Sakhalin e delle Curili, decisero di non firmare[7].

Solo nel 1956, URSS e Giappone firmarono una dichiarazione congiunta che poneva fine allo stato di guerra tra i due stati e instaurava rapporti diplomatici ufficiali[8]. Nella dichiarazione, i sovietici offrivano di cedere ai nipponici Kunashir e Habomai, le isole più piccole e più vicine al Giappone, in cambio della rinuncia ad ulteriori rivendicazioni ed alla firma del trattato di pace. Tuttavia, Tokyo, probabilmente pressata dagli statunitensi, che non avrebbero visto di buon occhio un miglioramento dei rapporti nippo-sovietici, rifiutò di firmare il trattato di pace, e così la situazione rimase invariata, giungendo fino ad oggi.


Un problema politico

La disputa sulle quattro isole più a sud delle Curili è probabilmente la questione più importante dei rapporti russo-giapponesi. Sebbene entrambi i Paesi sembrino intenzionati a risolverla, le parti sembrano ancora molto lontane da una soluzione. Tanto lontane che la disputa ha, nei due Paesi, persino nomi diversi. Anche qui, il problema è tutto politico. Nel trattato di San Francisco[9], non firmato dell’URSS, nell’articolo 2, il Giappone si impegna a rinunciare a “all right, title and claim to the Kurile Islands[10]”, cioè a tutti i titoli sulle Isole Curili. Il Giappone ritiene che l’intento di quel trattato fosse quello di privare il Paese del Sol Levante di tutti i territori che aveva sottratto con la forza ad altri Paesi.  Per questo, il Giappone, ricordando che i territori che rivendica non erano mai stati russi prima del 1945, chiama le isole contese “Territori del Nord”, e sostiene non facciano parte delle “Kurile Islands” a cui ha rinunciato. Di conseguenza, in Giappone il controllo russo delle isole è considerato occupazione illegale da parte di uno stato straniero di territori legittimamente giapponesi, e la disputa è nota come “Questione dei Territori del Nord”[11]. Invece, per i russi le isole sono parte integrante delle “Kurile Islands”, e chiamano la contesa “Disputa sulle Curili Meridionali”[12]. Mosca sostiene dunque che tutte le isole siano legittimamente sue, frutto territoriale della vittoria nella Seconda guerra mondiale, e che il Giappone abbia rinunciato, a San Francisco, a tutte le isole Curili.  

La posizione degli Stati Uniti

In tutto questo, a sostenere il Giappone nella disputa sono stati e restano gli Stati Uniti. Cominciata con la Guerra Fredda, e parte integrante dello scontro al vertice globale USA-URSS, la disputa, seppur solamente a livello diplomatico e politico, è ancora viva, e i rapporti tra Mosca e Washington ancora pessimi. Gli Stati Uniti lanciano periodicamente segnali di supporto, nella contesa, alla parte giapponese. Nelle regole per il “Diversity Immigrant Visa Program”, un programma USA con scopo dichiarato di diversificare l’immigrazione nel Paese, si specifica che “Persons born in the Habomai Islands, Shikotan, Kunashiri, and Etorofu are chargeable to Japan. Persons born in Southern Sakhalin are chargeable to Russia”; chi vuole partecipare, ed è nato nelle isole contese, viene considerato giapponese.

Nel “CIA Word Factbook”, una pubblicazione governativa che include informazioni basilari su tutti gli stati del mondo, nella “Size comparison map” del Giappone si notano, a Nord Est, le quattro Curili contese, evidenziate come giapponesi. Sebbene nelle mappe della pagina dedicata alla Russia siano mostrate come russe, è molto difficile, in una pubblicazione di tale importanza, pensare che le isole vengano rappresentate col Giappone per una semplice svista. 

Uno sguardo alla Cina

La Cina, sulla questione, sembra avere una posizione defilata, seppur favorevole alla Russia. Pechino è infatti interessata ad un’alleanza in chiave antiamericana con Mosca, e molto interessata all’Estremo Oriente russo, vasto, ricco di risorse e affacciato sull’Artico e su possibili nuove rotte commerciali marittime, che il riscaldamento climatico sta ripulendo dai ghiacci, il cosiddetto “Passaggio a Nord Est”, che accorcerebbe di molto il tragitto tra Europa ed Asia Orientale. Inoltre, la Cina sembra guardare al Giappone con ostilità: su suolo nipponico sono presenti circa cinquantamila soldati americani. Ostilità ricambiata da Tokyo, che vede nell’ascesa della Cina una minaccia alla sua sicurezza. Inoltre, anche la Cina ha, con il Giappone, una disputa aperta, quella per le isole Senkaku/Diayou

Sviluppi recenti

La Russia, negli ultimi anni, sembra aver indurito la propria posizione sulla disputa, mostrandosi determinata a non cedere nessuna delle quattro isole al Giappone. In questo quadro rientra l’annuncio da parte russa, nei primi di settembre, di un regime fiscale e doganale speciale per le Curili. Sotto questo nuovo regime, le aziende che opereranno ed assumeranno dipendenti alle Curili dovrebbero essere esentate da tasse su profitti, proprietà e trasporti per dieci anni. Il governo giapponese ha fatto sapere di essere contrario al progetto, vedendolo come un ostacolo alle trattative con Mosca sul possesso e sulle attività economiche nelle isole contese. Un articolo comparso sul Global Times, quotidiano legato al Partito Comunista Cinese, nota come il nuovo regime fiscale sia un tentativo da parte russa di “stringere la presa” sulle isole, e che il suo obbiettivo primario sia spingere cittadini ed imprese russi a migrare sulle isole, aumentandone la popolazione favorevole alla permanenza delle isole all’interno della Federazione Russa.

Un futuro incerto

La disputa delle Curili Meridionali non sembra destinata a risolversi nel breve periodo. Sembra, anzi, che, dopo anni di trattative infruttuose, le parti siano sempre meno disponibili ad un compromesso: il Giappone insiste nel rivendicare tutte e quattro le isole, mentre Mosca sembra ormai orientata a non cederne nemmeno una. I due Paesi, tuttavia, continueranno probabilmente a trattare per cercare una soluzione condivisa, per quanto improbabile, e raggiunger finalmente un trattato di pace. Nel frattempo, l’importanza della regione nello scacchiere mondiale aumenta sempre di più, a causa della competizione tra Cina e Stati Uniti e, distante, Russia. L’aria attorno alle Curili si fa più calda.   

[1] https://en.wikipedia.org/wiki/Treaty_of_Saint_Petersburg_(1875)

[2] https://en.wikipedia.org/wiki/Treaty_of_Portsmouth

3] https://en.wikipedia.org/wiki/Soviet%E2%80%93Japanese_Neutrality_Pact

[4] https://tass.com/world/1041010  (“A larger part of the Japanese-speaking population was deported to Hokkaido within the three following years.”)

[5] https://www.japantimes.co.jp/news/2021/09/04/national/politics-diplomacy/russia-putin-nonsense-peace-treaty/

[6] https://warontherocks.com/2015/08/the-long-shadow-of-wwii-over-maritime-asia/ (“The Soviet Union refused to sign the treaty as a result, and the Kuril Island/Northern Territories dispute has never been settled. Russia and Japan still do not have a peace treaty that officially ends the Second World War.”)

[7] https://en.wikipedia.org/wiki/Soviet%E2%80%93Japanese_Joint_Declaration_of_1956[i] https://en.wikipedia.org/wiki/Treaty_of_Shimoda

[8] https://en.wikisource.org/wiki/Treaty_of_San_Francisco

[9] https://en.wikisource.org/wiki/Treaty_of_San_Francisco

[10] https://en.wikipedia.org/wiki/Kuril_Islands_dispute

[11]https://ru.wikipedia.org/wiki/%D0%9F%D1%80%D0%BE%D0%B1%D0%BB%D0%B5%D0%BC%D0%B0_%D0%BF%D1%80%D0%B8%D0%BD%D0%B0%D0%B4%D0%BB%D0%B5%D0%B6%D0%BD%D0%BE%D1%81%D1%82%D0%B8_%D1%8E%D0%B6%D0%BD%D1%8B%D1%85_%D0%9A%D1%83%D1%80%D0%B8%D0%BB%D1%8C%D1%81%D0%BA%D0%B8%D1%85_%D0%BE%D1%81%D1%82%D1%80%D0%BE%D0%B2%D0%BE%D0%B2

[12] https://travel.state.gov/content/dam/visas/Diversity-Visa/DV-Instructions-Translations/DV-2022-InstructionsTranslations/DV-2022-Instructions-and-FAQs_English.pdf (regolamento diversity immigration visa program; pagina 19)

A cura di Damiano D’Onofrio

RESOURCES

https://www.cia.gov/the-world-factbook/about/

 https://www.cia.gov/the

https://edition.cnn.com/2021/06/16/china/china-russia-ties-mic-intl-hnk/index.html

https://www.britannica.com/topic/Northeast-Passage

https://www.usfj.mil/About-USFJ

 https://www.reuters.com/world/putin-says-russia-offer-tax-breaks-spur-business-kuril-islands-2021-09-03/

https://tass.com/economy/1333561

https://english.kyodonews.net/news/2021/09/e014a1b60cfb-japan-russia-foreign-ministers-meet-to-discuss-territorial-row.html?phrase=kuril&words=Kurils

https://www.globaltimes.cn/page/202109/1233304.shtml

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