Una nuova storica alleanza per la sicurezza nell’area indio-pacifica in chiave anticinese è stata annunciata da Stati Uniti, Australia e Regno Unito.
Si tratta di una nuova partnership denominata AUKUS che vedrà Usa e UK fornire a Camberra una nuova tecnologia necessaria per la produzione di sottomarini a propulsione nucleare che secondo il Presidente Statunitense J. Biden non saranno armi nucleari, ma avranno soltanto il sistema propulsivo alimentato da reattori nucleari.
Questa nuova intesa alimenta dunque un clima che sa decisamente di Guerra fredda, una decisione infatti presa dopo le rivendicazione di Pechino e che appunto vede rinsaldarsi l’alleanza anglo-americo-australiana già in auge all’epoca della guerra fredda con l’obiettivo di destabilizzare il fronte cinese. La dura risposta di Pechino non si è fatta attendere, di fatti affermando come questa decisione irresponsabile metta in dubbio l’impegno dell’Australia sulla non proliferazione nucleare, trattato di cui è firmatario.

Oltre dunque alle fortissime reazioni da parte cinese, la vicenda scatena forti sentimenti di sdegno da parte francese:
“ Questa decisione brutale, unilaterale e imprevedibile mi ricorda molto quello che faceva Trump – ha tuonato il ministro degli esteri francese Jean-Yves Le Drian- Sono furioso e amareggiato. Non ci si comporta così fra alleati”.
Rottura definitiva dell’alleanza tra Francia e Australia?
Il Primo ministro australiano Scott Morrison preferendo il supporto tecnologico e scientifico degli Stati Uniti e dell’Inghilterra taglia fuori la Francia, facendo di fatto sfumare un accordo con la Repubblica francese che prevedeva una fornitura di sottomarini da circa 50 miliardi di dollari australiani, già concordata in precedenza con l’Australia.
L’incidente ha innescato forti tensioni tanto da far reagire la Francia con il richiamo dei propri ambasciatori dall’Usa per la prima volta nella storia.
“C’è stata la menzogna, c’è stata la doppiezza, c’è una rottura grave della fiducia”,
ha detto in tv il ministro degli Esteri francese, Jean-Yves Le Drian, dopo il richiamo degli ambasciatori, in seguito a quella che è stata ribattezzata come “crisi dei sottomarini“.

Morrison chiarisce dicendo che “la decisione che abbiamo preso di non continuare con il sottomarino Attack Class e di percorrere questa strada non è un voltafaccia ma una necessità” e inoltre chiarisce che la Francia rimane una partner di primaria importanza nell’area del Pacifico per continuare il contenimento della Repubblica Popolare Cinese.
La NATO e l’UE contano ancora nello scenario geopolitico mondiale?
C’è da chiedersi dunque se tale crisi aperta dall’Australia influirà fortemente sul futuro della NATO, se l’Unione Europa sta perdendo peso sul fronte geopolitico. Dopo il ritiro delle truppe statunitensi in Afghanistan è la seconda volta che l’UE non viene coinvolta in una decisione di tale portata. La crisi dei sottomarini dunque riapre la questione di un nuovo progetto di difesa europea congiunta, secondo Le Drian infatti “la Francia non è sola in questa crisi”. E’ fondamentale dunque il futuro atteggiamento della Germania, in quanto lo stato mediocre delle sue forze armate, la costringerebbe a un ruolo di secondo piano rispetto a Francia e Italia; ruolo che è sempre stata ostile ad assumere.
A cura di Ilaria Passaniti
RESOURCES
https://www.agi.it/estero/news/2021-09-18/le-drian-crisi-sottomarini-nato-13908642/
https://www.money.it/crisi-sottomarini-cosa-sta-succedendo-tra-Francia-USA-Australia