Giovedì 3 novembre si è tenuta, presso la Sede Luiss di Villa Blanc, la Lectio Magistralis del Generale Curtis Michael Scapparotti, ex Comandante supremo delle forze alleate in Europa della NATO, interamente dedicata alla commemorazione del 33° anniversario della caduta del Muro di Berlino e alle future azioni ed obiettivi dell’Alleanza Atlantica, a fronte dell’attuale tesa e contrita situazione internazionale. Non solo tale incontro è stato di vitale importanza per una miglior comprensione di quanto realmente possa essere complessa la gestione di tematiche riguardanti la sicurezza internazionale, ma è al contempo stata una preziosa occasione per conoscere, attraverso racconti e testimonianze vive e concrete, quello che un giorno potrà essere il futuro di molti ragazzi e studenti esattamente come noi.
Tra le tante cariche militari presenti, tra cui il Segretario italiano alla Difesa Generale, Luciano Portolano e il Capo di Stato maggiore della Difesa, l’Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, presente era anche una piccola delegazione di studenti del Canale A del secondo anno di Scienze Politiche, alunni del Professor Raffaele Marchetti, Vice Rettore LUISS per l’Internazionalizzazione. L’incontro ha pienamente soddisfatto non solo le aspettative degi studenti da un punto di vista professionale, ma ha permesso di far comprendere a ciascuno dei presenti quanto il percorso di formazione di una carriera come quella del Generale Scapparotti possa essere allo stesso tempo tortuoso e complesso, ma carico di soddisfazione e realizzazione personale. Coraggio, valore e intraprendenza: queste le tre parole chiave che riassumono le tante missioni vissute dal Generale, il quale ha raccontato ogni minimo particolare senza tralasciare nulla relativo alle proprie dure esperienze sul campo, omaggiando i membri caduti in battaglia durante esse e soprattutto non sminuendo nemmeno un singolo attimo di quanto vissuto durante la sua carriera, costellata di incarichi, alti riconoscimenti e perseveranza.

Gli incarichi iniziali di Scaparrotti erano come capo di plotone di fucili e anticarro, ufficiale delle operazioni e comandante di compagnia nel 3° battaglione, 325° fanteria, 82ª divisione aviotrasportata a Fort Bragg, nella Carolina del Nord. Nel 1984 Scaparrotti ha completato il corso avanzato per ufficiale di fanteria a Fort Benning, in Georgia, seguito da studi in Educazione amministrativa presso l’Università della Carolina del Sud, dove ha conseguito il Master of Education. Scaparrotti è tornato a West Point nel 1985 dove è stato assegnato come ufficiale tattico e aiutante di campo del sovrintendente fino al 1988. Dopo il suo incarico qui, ha continuato i suoi studi militari presso l’US Army Command and General Staff College di Fort Leavenworth, Kansas. Nel luglio 1989, Scaparrotti ha continuato a prestare servizio con la 10a divisione da montagna a Fort Drum, New York, dove era l’ufficiale operativo per il 1°battaglione, l’87° reggimento di fanteria e poi si è trasferito al quartier generale della divisione come capo del ramo operativo.
Dal 1992 al 1994 Scaparrotti ha lavorato a Washington DC, presso l’Army Total Personnel Command e l’ufficio del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito. Nel maggio 1994 ha preso il comando del 3° Battaglione, 325° Airborne Combat Team, Southern European Task Force a Vicenza, in Italia, e in quel periodo ha comandato il battaglione durante le Operations Support Hope in Zaire/Rwanda e Joint Endeavour in Bosnia-Erzegovina.
Scaparrotti è tornato a Fort Drum nel 1996 come ufficiale operativo della 10th Mountain Division e da lì ha proseguito gli studi presso l’US Army War College. Ha servito come capo dell’Esercito Initiatives Group presso l’Ufficio del vicecapo di stato maggiore per i piani e le operazioni a Washington, DC nel 1998. Nel 1999, è tornato a Fort Bragg per comandare la 2a brigata, 82a divisione aviotrasportata prima di passare a prestare servizio dal 2001 al 2003 come assistente vicedirettore per le operazioni congiunte del personale congiunto.

Dal luglio 2003 al luglio 2004 Scaparrotti ha servito come Assistant Division Commander per la prima divisione corazzata durante la guerra in Iraq. Da agosto 2004 a luglio 2006, ha servito come 69th Commandant of Cadets, United States Military Academy, a West Point, New York. Successivamente, è stato assegnato come Direttore delle operazioni per il comando centrale degli Stati Uniti (CENTCOM), fornendo la supervisione di tutte le operazioni militari in tutta l’area di responsabilità del CENTCOM, inclusi Iraq e Afghanistan, e comprese anche le operazioni in Somalia, in una fase critica di quelle missioni. Scaparrotti ha assunto il comando dell’82ª divisione aviotrasportata il 1 ottobre 2008 e ha schierato il quartier generale nell’Afghanistan orientale dove ha servito come Commanding General Combined Joint Task Force 82 e Regional Command East.
Il 15 ottobre 2010, ha assunto il comando del I Corpo e della Joint Base Lewis McChord (JBLM) a Fort Lewis, Washington. Mentre prestava servizio come comandante del I Corpo, ha servito contemporaneamente come comandante, comando congiunto della forza internazionale di assistenza alla sicurezza e vicecomandante delle forze statunitensi in Afghanistan, dall’11 luglio 2011 al 12 giugno 2012. Nel luglio 2012, Scaparrotti assume la carica di Direttore dello Staff Congiunto. Gli successe come comandante del I Corpo il tenente generale Robert B. Brown il 3 luglio 2012.
Nell’agosto 2013 ha assunto il comando delle forze statunitensi in Corea del Sud; nel maggio 2016 ha assunto le funzioni di Comandante del Comando Europeo e di Comandante supremo alleato, Europa. Nell’aprile 2018 Scaparotti ha incontrato a Baku il generale Valery Gerasimov , Capo di Stato Maggiore Generale delle Forze Armate della Federazione Russa, sotto gli auspici del Consiglio NATO-Russia . Questo atto ha rappresentato il primo tentativo di costruire un dialogo con Mosca dopo la crisi di Crimea e la dichiarazione di Putin di potenziare le capacità militari russe. Nel maggio 2019 gli successe il generale Tod D.Wolters.
Scaparrotti siede anche nel Consiglio di amministrazione del Consiglio Atlantico.
Una storia, la sua, senza precedenti che nonostante sia caratterizzata da un susseguirsi estremo di vicissitudine storiche, belliche e politiche, trova ancora spazio per poter volgere lo sguardo verso la perversa situazione internazionale che stiamo ora vivendo a causa del conflitto tra Russia e Ucraina. La pace non è morta, afferma Scapparotti durante l’incontro, ma ha bisogno di essere protetta e coltivata, di essere ritrovata attraverso la cooperazione tra Paesi che non hanno paura di dimostrare le loro risorse ed il loro impegno, la loro presenza e voglia di collaborare insieme. I suoi occhi brillano mentre narra di un passato che gli apparterrà per sempre, un uomo pieno di risorse, con un curriculum invidiabile, che non lascia vuoto chi lo ascolta, ma al contrario, pieno di desiderio di fronte alle sue conoscenze ed esperienze. Un desiderio che si traduce in un’esaltazione delle sue gesta, sempre portate a termine all’insegna di un’umiltà che ad oggi, dopo anni, ancora lo contraddistingue. Un uomo arricchito dalla complessità della vita vissuta, dalla responsabilità caricatasi sulle spalle, questo è Scapparotti e questo traspare dalla sua narrazione sintetica, forte e atemporale. Lascia senza parole coloro che rivestono le cariche più alte presenti nella stanza, ma lascia soprattutto senza parole noi giovani, pieni di sogni e desideri che ad oggi ci sembrano irrealizzabili nell’ambito della carriera, ma che la sua costanza ci permette di rendere in realtà più vicini e raggiungibili. Le sue parole sono riuscite a plasmare la nostra attenzione e trasformarla ancor di più in voglia di modellare il nostro futuro, accrescere la nostra personalità e realizzarci tanto in campo lavorativo, quanto in campo umano. Forte è dunque, il grido che egli compie “silenziosamente”: la pace non è morta, ma nelle mani, nel cuore e nella mente soltanto di coloro che ancora credano in essa e nel suo valore, noi giovani avanti a tutto.

A cura di Giulia Galletti