Il peso della società civile sul tipo di regime che viene legittimato

C’è un detto comune nelle lingue cinese, giapponese e coreana: “il chiodo che sporge viene martellato”, con questo modo di dire ci si riferisce al fatto che nella cultura asiatica colui che emerge non è l’individuo in quanto espressione del proprio estro, del proprio genio o della propria iniziativa, bensì è l’individuo come parte del collettivo e quest’ultimo è inteso come un insieme più virtuoso rispetto ad una mera composizione delle parti. L’uomo può definirsi degno di essere visto come ottima personalità all’interno della società asiatica solo se agisce conformandosi in pieno ad essa.

In questo articolo non si cercherà di prendere una posizione chiara riguardo alla cultura che viene preferita, se quella occidentale o orientale, bensì si tenterà di fare una rapida analisi relativa ai due tipi di società per poi comprendere se una delle due si può dire essere più propensa ad un determinato regime.

In questa breve introduzione vi è un chiaro riferimento a due visioni del mondo: quella che parte da una concezione individualista e quella che invece si appoggia al collettivismo. Per il cosiddetto Occidente è chiaro che la posizione prediletta è quella che rientra nella categoria individualista in cui vi è continua competizione e concorrenza, si ritiene inoltre che si debba cercare di stimolare l’individuo a “uscire dal proprio guscio”, staccarsi dalla famiglia, allargare i propri orizzonti. Dall’altro lato abbiamo una società in cui l’uomo agisce cercando di trovare la “capacità di essere accettato dal mainstream”, fattore che è visto come una delle migliori forme di moneta sociale.

Ed ora qui si giunge al punto per cui è stato fatto questo lungo cappello introduttivo: un determinato tipo di cultura è più propensa ad accettare un particolare regime? E se così fosse sarebbe corretto sostenere che la cultura orientale può dirsi più vicina ad accettare un autoritarismo piuttosto di quanto ne sia propensa una società occidentale?

Innanzitutto, è necessario spiegare in quale senso viene inteso l’essere più o meno propensi, in questo caso si intende l’accettazione di un regime e soprattutto la legittimazione di una popolazione ad esso. 

La legittimazione da dove nasce?

Per gli Occidentali la risposta sembra ovvia: essa nasce da elezioni libere di organi rappresentativi della volontà popolare. Ma si può essere certi che sia giusta questa concezione? O si può essere certi che sicuramente è un tipo di legittimazione che però appartiene solo ad alcune culture e non ad altre?

Sorge quindi spontanea la domanda: cosa è legittimazione di un governo per una società asiatica? Si potrebbe parlare in questo caso di legittimazione come approvazione della popolazione di determinate politiche e appoggio al governo che può derivare da vari fattori: competenza e criteri meritocratici di ascesa al potere, crescita economica, maggiore welfare state… 

Abbiamo così due casi, una legittimazione vista come elemento ante facto: per definire un governo legittimo servono elezioni libere; ed una legittimazione come elemento post facto: per definire un governo legittimo non guardo “a monte” della sua formazione, ma vedo “a valle” le politiche che attua e se queste sono soddisfacenti affinché portino allo sviluppo sempre più grande della collettività (è forse il caso del Partito comunista cinese?).

Spiegato ciò si può rispondere alla domanda fatta prima riguardo ad una cultura più o meno propensa ad un autoritarismo: la società asiatica, che è sicuramente più collettivista ed in molti casi legittima in modo diverso, ovvero in vista della crescita del gruppo e dell’uniformità, è molto più propensa ad accettare o anche sostenere un regime non democratico.

In conclusione, è bene dire che quando si analizzano fattori politici di uno stato, non possono essere scevri da quello che viene definito come background culturale, dalla società civile e da elementi sociologici che sono necessari alla comprensione di simili risvolti. In questo caso si è osservato come i due approcci metodologici utilizzati hanno conseguenze ben differenti che non devono essere temute ma sicuramente prese in considerazione per capire ciò che si vuole veramente dal “proprio mondo”.

A cura di Leonardo Lucarini

RESOURCES

https://angelxie.medium.com/how-does-collectivism-influence-asian-culture-36a1045b884b

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