
Conosciamo tutti la commedia satirica Vogliamo i colonnelli?
L’opera cinematografica, diretta e interpretata come protagonista da Ugo Tognazzi narra la storia di un deputato di ideologia fascista, Giuseppe Tritoni, che insieme a un gruppo di ufficiali dell’esercito e con il sostegno di attori stranieri progetta un colpo di stato all’epoca della prima repubblica italiana per ricreare uno stato militarizzato con “ordine e sicurezza”.
“C’è un grande passato nel nostro futuro”, questo è il progetto in cui i cospiratori credono e a cui l’opera fa riferimento e non ci si deve stupire né del decennio in cui fu proiettata (anni ‘70) né dei fatti su cui si sono basati.
Il film è un esplicito richiamo alle numerose trame golpiste avvenute nei primi anni ’70. Sono molti i richiami al generale Giovanni de Lorenzo e al Piano Solo (un progetto di colpo di stato)e c’è chi sostiene che la trama ricorda in modo esplicito la cronaca del presunto tentativo di colpo di stato attribuito al principe Junio Valerio Borghese e avvenuto nella notte tra il 7 e l’8 dicembre 1970.

Perché però raccontare questo film?
7 e 8 Dicembre; forse ormai da considerare giorni neri per la democrazia nel passato e nel presente.
Ebbene si, perchè esattamente negli stessi giorni citati di dicembre di quest’anno una nuova congiura è stata scoperta e come nella commedia nominata aveva come obbiettivo la distruzione della democrazia, non in Italia, bensì in Germania.
Ancora una volta quindi non ci si può rendere conto di fatti che possono lasciare un segno indelebile finchè non accadono a noi o quanto meno nelle nostre vicinanze come quando fu nel 2014 in Ucraina con Euromaidan dove un gruppo di nazionalisti fascisti ed europeisti riuscì a rovesciare il regime filorusso del proprio Paese.
È stato uguale anche in questo caso?
La congiura è stata scoperta; per cui almeno per il momento la Repubblica Federale della Germania è al sicuro, ma tale evento non solo è del tutto paragonabile all’avventura iniziata da Tritoni (Ugo Tognazzi) definita a fine proiezione dal suo stesso creatore “cervellotica e buffonesca”, ma deve far comprendere al governo tedesco che qualcosa è cambiato socialmente e culturalmente…
Ma di cosa si è trattato esattamente?
Identificando alcuni dei golpisti nei personaggi del film (in special modo il loro Tritoni) inizieremo descrivendo i loro sostenitori.
I Reichsbuerger (Cittadini dell’impero)
L’operazione di polizia “Kangal” scattata all’alba del 7 Dicembre in ben 11 regioni della Germania a cui hanno partecipato 3.000 agenti delle forze dell’ordine ha portato all’arresto di 25 soggetti (sebbene i principali sospettati siano 52 in totale) e al sequestro di armi e di 400.000 Euro in contanti e di diverse monete d’oro e d’argento.
A riferirlo è stata Clara Bünger (Die Linke), membro della commissione interni. Sembra inoltre che i cospiratori avessero accesso a una cassetta di sicurezza con lingotti d’oro per un valore di 6 milioni di Euro.
Va poi aggiunto che sono stati eseguiti anche due arresti all’estero: uno in Austria e l’altro in Italia, a Perugia, dove è stato catturato un ex ufficiale dei Reparti speciali.
L’organizzazione è ritenuta dalla procura particolarmente pericolosa anche per il fatto che molti membri erano ex soldati della Bundeswehr e della Nationale Volksarmee della DDR.
Nel gruppo anche uomini provenienti dall’unità speciale KSK. Un vero e proprio braccio armato capace di reclutare nuovi adepti tra i soldati dell’esercito tedesco.
Proseguendo poi con le dichiarazioni di pochi giorni fa del procuratore generale, una caratteristica comune dei fermati “è il rifiuto delle istituzioni statali e l’adesione a miti derivanti da teorie del complotto…”; questo è ciò in cui crede il movimento Reichsbuerger.
Significa che sono neonazisti?
In questo movimento politico di estrema destra, contenente 21.000 membri in tutta la Germania solo il 5% degli iscritti è neonazista; il resto è un miscuglio composto da no-vax, antisemiti, antidemocratici, monarchici e complottisti.
Tutti loro sono uniti dall’idea di illegittimità del moderno Stato tedesco, ritenuto uno stato imposto dalle tre potenze vincitrici occidentali della Seconda guerra mondiale. Essi sostengono invece, secondo una scorciatoia semantica, che continui a esistere il Deutsches Reich, nome ufficiale dello Stato tedesco usato dal 1871 al 1945.
È su questo che si era basato il loro progetto di golpe; tentare di ricostituire un sistema costituzionale simile a quello dell’impero tedesco all’epoca dell’ultimo Kaiser Guglielmo II.

Ed ecco spiegato un altro motivo: il loro “Tritoni” tedesco (arrestato) è un membro discendente dell’ex famiglia imperiale tedesca; Heinrich XIII Prinz Reuß.
Heinrich XIII e i complici
Chi è Heinrich XIII Prinz Reuß, l’uomo che con violenza ha puntato al cancellierato?

Ecco una sua dichiarazione del gennaio 2019 a Zurigo riportata dal Corriere della Sera…
68 anni, Heinrich spiegò la sua visione del mondo: “la monarchia? Distrutta dalla finanza ebraica. La Prima guerra mondiale? Innescata dalla massoneria straniera. Hitler? Sostenuto dal capitale americano. La Germania? Un Paese non sovrano. La Costituzione? Un testo scritto dagli Alleati per dominare la Repubblica federale tedesca.”
C’è poco da stupirsi che la sua stessa famiglia abbia preso le distanze, definendolo “un vecchio in stato confusionale” che “crede in false teorie cospiratorie”.
E sarà anche così, ma nel mondo sotterraneo della Germania odierna, dove pullula ogni forma di estremismo, dopo quel discorso il settantunenne aristocratico renano, proprietario fra l’altro anche di un castello in Turingia (luogo d’incontro dei cospiratori), è diventato un eroe e forse qualcosa di più.
Tuttavia era noto da anni all’Ufficio per la difesa della Costituzione e l’intelligence civile dell’Assia che lo teneva sotto osservazione e lo aveva catalogato fra i Reichsbüurger.
Era molto attivo; organizzava chat di affini e sodali e sognava future rivolte, ma secondo gli inquirenti, almeno da un anno, era passato a concreti piani sovversivi, in collegamento con un ex ufficiale dei paracadutisti, con una ex deputata (Birgit Malsack-Winkemann) di Afd (il partito dell’ultradestra nazionalista) ed estendendo la sua rete clandestina oltre la Germania: in Svizzera e in Austria.
Per essere confuso, come minimizzava la famiglia, Heinrich mostrava capacità organizzative chiare e sorprendenti…
Ma chi sono i suoi complici?
Gli inquirenti hanno verificato l’ipotesi che la sua compagna di vita, una cittadina russa identificata come Vitalia B., lo abbia aiutato cercando di stabilire contatti con autorità statali della Federazione russa.
Affermazione che la procura federale conferma, certa sul fatto che si siano verificati colloqui con funzionari russi, ma al momento non è dimostrato che ci sia stato supporto.
Vitalina B. sarebbe quindi da considerare come Andréas Automatikos, ufficiale dei servizi segreti greci nel film di Tognazzi, ma chi ha sostenuto la parte del colonnello Ribaud; coordinatore con gli altri membri del complotto?

L’uomo in questione potrebbe essere il tedesco arrestato in Italia, a Perugia.
Si tratta di Maximilian Eder, 64 anni, ex colonnello delle forze speciali tedesche con lunga militanza nell’estrema destra, distintosi nei mesi scorsi per aver preso parte in uniforme alle proteste contro le restrizioni imposte dal governo tedesco per il Covid.
Stando a quanto riferito dal dirigente capo della Digos, Gianfranco Leva, l’ex ufficiale avrebbe avuto un ruolo di reclutamento di personale e probabilmente di armi per portare a compimento il piano.


Con questo, ci si chiede chi altro in alto è coinvolto oltre a Birgit Winkemann?
Incredibile ma vero è Franck Heppner, padre della compagna del difensore austriaco David Alaba, attualmente in allenamento con il Real Madrid, rimasto sconvolto alla notizia.
Il piano
Qual’era dunque il piano dei cospiratori?
Le indagini sono ancora all’inizio, pertanto, lo si può riassumere in pochi punti:
- Apertura porta posteriore del Bundestag (parlamento federale tedesco) tramite Birgit Winkemann e usare mezzi militari per assaltarlo e assumere il comando delle forze armate
- Nominare Heinrich XIII nuovo cancelliere
- Rapire il ministro della Salute causa risentimento per le politiche Covid
- Deportare e a seconda della lista “giustiziare” nelle 286 “società di sicurezza interna” presenti in tutta la Germania, appositamente create in segreto prima del golpe tutte le persone indesiderate o i rappresentanti delle istituzioni locali, per esempio i sindaci.
Le reazioni politiche
La ministra dell’Interno Faeser ha annunciato un inasprimento della legge sul porto d’armi. La ministra della Famiglia Lisa Paus vorrebbe proporre una legge per rafforzare la democrazia, ma non è chiaro il contenuto.
Nel frattempo, si cerca di capire se l’organizzazione fosse stata avvisata da ambienti politici e istituzionali della retata e sono sempre più forti le voci politiche che chiedono una posizione più dura nei confronti dei Reichsbürger.
Nel Bundestag, si chiede che gli ex parlamentari del partito di estrema destra AfD vengano passati al setaccio come con la Winkemann a cui è stato avviato un procedimento disciplinare oltre che la detenzione. Mentre l’Afd in questi giorni cerca di minimizzare l’accaduto.
Siamo di nuovo ai tempi di Weimar?

A cura di Tommaso Bernardini