
ll Questore della provincia di Salerno, il giorno 1 febbraio 2023, ha sottoscritto con il Centro italiano per la promozione e la mediazione (Cipm) Sezione di Napoli, il Protocollo Zeus.
L’intesa è finalizzata ad interrompere sul nascere la spirale della violenza, essa prevede una sinergia particolare tra operatori della Questura di Salerno e del Cipm coinvolti nell’intervento di prevenzione.
Che cos’è il protocollo Zeus ?
Il protocollo ZEUS, infatti, nato come strumento per proteggere ed aiutare le donne, mira a “rieducare” gli uomini già dopo la prima manifestazione violenta per prevenire comportamenti più gravi.
Il suo scopo è diffondere sul territorio della provincia le buone prassi finalizzate ad implementare la capacità di contenimento e gestione delle violenze relazionali e dei rischi di vittimizzazione
Come funziona?
Il protocollo Zeus – nome che evoca il primo caso di maltrattamento nella mitologia greca –costituisce un modello d’azione innovativo ed efficace, che amplia l’efficacia dello strumento di natura amministrativa dell’Ammonimento del Questore previsto dalla legge per le condotte riconducibili alla violenza domestica e agli atti persecutori.
L’ammonimento è uno strumento importante perché, prima che si arrivi ad ambiti da procedimento penale e a condotte che sono penalmente punibili, è possibile intervenire sul soggetto maltrattante evidenziando il disvalore sociale e penale della condotta. E’ una sorta di “cartellino giallo”, che avverte la persona che quello che sta accadendo è un fatto non accettabile e pericoloso. Con il protocollo Zeus si garantisce una risposta immediata e integrata ai fenomeni violenza offrendo all’ammonito un percorso trattamentale a cura di una equipe di
professionisti, specializzati nel trattare le persone con problemi relazionali.

Il Questore, ammonita la persona dopo una scrupolosa valutazione dei fatti narrati dalla vittima o di quelli accertati, la “invita formalmente” a prendere contatto con gli operatori del Cipm per accedere ad un percorso – gratuito – di riflessione sulle sue condotte moleste e di consequenziale rieducazione comportamentale.
“Dal 2018 a Milano e provincia abbiamo ammonito e invitato a seguire il percorso oltre 300 uomini violenti, il 90 per cento di loro non ha più manifestato forme di violenza e ha capito il disvalore delle sue azioni e le mogli, ex mogli, compagne hanno riacquistato serenità, e lo sappiamo perché facciamo incontri e controlli periodici” ha spiegato Simone. “Una recidiva bassissima si può ottenere, però, soltanto se interagiscono almeno due fattori: l’agire in tempo, quando la violenza non si è ancora manifestata pienamente, e fare rete“.
Secondo la questora le donne si sentono capite e vengono davvero aiutate, considerando che molte di loro si vergognano a denunciare. E riescono così a salvare anche i loro partner. Perché, sottolinea Alessandra Simone:
“Una cosa in tutti questi anni ho capito, ed è fondamentale: le donne vittime di violenza non vogliono compassione ma comprensione, altrimenti alzano un muro e non è più possibile aiutarle.”
Il successo del Protocollo Zeus è stato ribadito da Giovanni Cuciti, dirigente della divisione anticrimine della Questura di Milano: la percentuale di recidive di chi commette violenze domestiche e stalking è passata dal 10% del 2018 al 7% del 2021. Un calo importante, dovuto soprattutto all’attività di recupero delle persone che hanno commesso abusi.