Alle elezioni comunali del 12 febbraio, a Berlino, ha vinto il CDU, con il miglior risultato ottenuto negli ultimi 22 anni, distaccando di 10 punti l’SPD della sindaca uscente Franziska Giffey. Il risultato, che ribalta le precedenti elezioni del 2021, sembra essere frutto di un malcontento tanto a livello locale quanto nazionale nei confronti dell’amministrazione social-democratica.

“Berlino ha scelto il cambiamento”. Questa la dichiarazione di Kai Wegner, candidato sindaco di Berlino del CDU (partito cristiano-democratico, di centrodestra), di fronte all’inedito– ma annunciato-sorpasso del suo partito sull’SPD (partito social-democratico, di centrosinistra) della sindaca uscente e ricandidata Franziska Giffey, alle elezioni comunali del 12 febbraio per il rinnovo dell’Abgeordnetenhaus, la Camera dei deputati cittadina, la quale ha il compito di eleggere il sindaco della città.
Il 28% ottenuto è il miglior risultato del CDU in città dal 1999, e ha permesso ai cristiano-democratici di ottenere la maggioranza dei seggi alla camera. Nel fronte progressista, invece, si registrano appunto un calo dell’SPD di 3 punti percentuali rispetto alle precedenti elezioni del 2021, che si ferma al 18,5%, appaiato dai Verdi, i quali hanno invece giovato dalla perdita di consenso dell’SPD. Tra i partiti minori, sono in calo i liberali dell’FDP (che non superano la soglia di sbarramento del 5%, fermandosi al 4,6) e la sinistra di Die Linke (12,2%), mentre contemporaneamente aumenta l’estrema destra di AFD (9,1%).

Le elezioni (annulate) del 2021
Quelle del 12 sono state in realtà la ripetizione delle elezioni per la stessa Camera, tenutesi originariamente il 26 settembre 2021, contemporaneamente alle elezioni generali per il Bundestag. Tali elezioni si erano caratterizzate per un clima generale di confusione e irregolarità più unico che raro, soprattutto per una città come la capitale tedesca. Tra le altre cose, non erano state stampate sufficienti schede elettorali, e in alcuni casi schede di distretti diversi erano state scambiate, provocando lunghissime code ai seggi. Per questa ragione, le sezioni erano rimaste aperte ben oltre l’orario di chiusura previsto, alle 18, ma immediatamente dopo tale orario avevano iniziato a circolare proiezioni ed exit poll, che inevitabilmente hanno influito sul voto dei cittadini. Queste irregolarità avevano portato l’AFD e un altro partito minore, Die Partei, a presentare un esposto presso la Corte costituzionale tedesca, lamentando diversi vizi elettorali.
In seguito ad una seduta pubblica il 28 ottobre 2022, la Corte si è espressa dichiarando invalidi i risultati, in quanto <<i vizi lamentati si sono dimostrati di una gravità tale da incidere sull’esito elettorale, e cioè sulla concreta attribuzione dei seggi>>, dichiarando inoltre inqualificabili il numero di irregolarità commesse, al punto che soltanto una ripetizione della consultazione elettorale stessa avrebbe potuto porre rimedio alla situazione. Ha quindi dato mandato di ripetere le elezioni entro 90 giorni, attribuendo tuttavia alla Camera la piena legittimità ad esercitare le sue funzioni fino al suo rinnovo.
Cosa succede adesso?
Nonostante la netta vittoria del CDU, ancora non è detto che sia il candidato Wegner ad essere eletto Sindaco dalla Camera. Da un lato, la sindaca uscente, nel riconoscere la sconfitta, considera pure la possibilità di continuare a governare con una nuova maggioranza politica, diversa dalla coalizione che l’ha sostenuta fino ad ora (formata oltre che dall’SPD da Die Linke e Verdi) Dall’altro, anche Bettina Jarasch, candidata sindaca dei Verdi e forte del risultato ottenuto, sembra chiedere un ruolo di primo piano, senza escludere quello da sindaca, ed apre ad un’alleanza con lo stesso CDU.
Quello che è certo è che il voto popolare ha premiato un solo vincitore, il CDU, e l’elezione di un sindaco diverso da Kai Wagner, per quanto pienamente legittima, sarebbe una chiara violazione politica delle indicazioni dei berlinesi, come lo stesso Wagner rivendica. Annuncia inoltre che, dato il chiaro mandato di governo ottenuto, inizierà dei colloqui esplorativi con le altre forze politiche, con il fine di creare un governo di coalizione- come da tradizione tedesca. Tre sembrano essere le alternative possibili: la cosiddetta “coalizione Kenia”, con una maggioranza ampissima del 75%, che includa CDU, SPD e Verdi, la “Grande Coalizione” con i soli CDU e SPD e da ultimo una coalizione CDU-Verdi, la stessa paventata dalla Jarash, che tuttavia, come Wagner lascia intendere, sembra essere la più improbabile.
Scholz, il cancelliere che non convince
Dal secondo dopoguerra in poi, Berlino era sempre stata considerata il “feudo rosso” dell’SPD, che difatti mai aveva registrato un risultato così basso, in nessun tipo di elezione.
Da un lato, le ragioni dietro tale tracollo si spiegano con motivazioni locali. I maggiori analisti politici concordano nell’attribuire la causa della sconfitta all’amministrazione uscente, che non ha saputo trovare risposte soddisfacenti ed efficaci a problemi come il degrado degli edifici scolastici, l’esponenziale aumento degli affitti e, da ultimo, il sistema di trasporto pubblico sempre più arretrato – in particolare, la politica estiva del biglietto unico a 9 euro per i mezzi cittadini avrebbe creato più problemi di quanti ne ha risolti, poiché ha reso le linee della metro ancora più affollate e non ha ovviato al problema della mancanza e cattivo stato dei mezzi stessi. Sempre legato al tema dei trasporti, non avrebbero convinto neppure le politiche di Giffey per ridurre la circolazione di auto in città, contro cui Wegner si è espresso duramente.

Dall’altro lato, le elezioni a Berlino, sia per ragioni simboliche che per la densità abitativa della città, sono state un importante test per il cancelliere social-democratico Olaf Scholz, eletto proprio in seguito alle consultazioni del 26 settembre 2021. Test che, guardando ai risultati, chiaramente non è stato superato.
La popolarità del cancelliere, stando ai sondaggi, sarebbe in calo da mesi, grande complice la debole ed indecisa risposta all’invasione russa in Ucraina e, soprattutto, ai numerosi problemi in quanto a mancanza di risorse energetiche e inflazione che si sono riflessi in Germania, così come in tutta Europa, con un devastante effetto a catena. Infine, il cancelliere sembrerebbe non essere riuscito a colmare il vuoto lasciato nel popolo dalla predecessora Angela Merkel, che secondo diversi sondaggi sarebbe oggi rimpianta dalla maggior parte dei tedeschi.
A cura di Stella Martina Loiudice
Fonti:
https://www.ilpost.it/2023/02/13/a-berlino-hanno-vinto-i-conservatori/
https://ilmitte.com/2023/02/elezioni-a-berlino-cdu-primo-partito-crollo-storico-per-lspd/
https://www.repubblica.it/esteri/2023/02/12/news/elezioni_berlino_ripetute_vincono_conservatori_cdu-387701791/
https://www.startmag.it/mondo/berlino-elezioni-12-febbraio/
https://www.italiaoggi.it/news/annullate-le-elezioni-a-berlino-2579568
https://www.cortecostituzionale.it/documenti/segnalazioni_corrente/Segnalazioni_1664796576122.pdf
https://www.startmag.it/mondo/germania-sondaggi-governo-scholz/
[1] https://www.cortecostituzionale.it/documenti/segnalazioni_corrente/Segnalazioni_1664796576122.pdf