#maipiùmozziconi: Luiss Festival 4 Sustainability

Accendo. Aspiro. Espiro.
               Tu e lei. Se tutto intorno tace riesci anche a sentire il crepitio della carta che brucia a ogni aspirazione, se c’è rumore te ne rendi conto solo perché devi ciccare e la cenere ti cade puntualmente sui vestiti. Che succede quando arrivi al filtro? È capitato a tutti di fumare una semplice sigaretta ma non sapere dove gettare il mozzicone.
               Si stima che circa il 65% dei fumatori non smaltisca correttamente i mozziconi delle sigarette, così oggi una gran quantità di questi residui tossici invade fiumi, coste e spiagge, finendo in mare.
               14 miliardi di mozziconi di sigarette che inquinano l’ambiente ogni anno in Italia.
               14 miliardi di mozziconi di sigarette che contengono filtri a base di acetato di cellulosa.
               14 miliardi di mozziconi di sigarette che rilasciano microplastiche, metalli pesanti e molte altre sostanze chimiche, con un impatto sulla salute e sugli ecosistemi.

               SIGARETTE OVUNQUE, SECCHI DA NESSUNA PARTE: è questo il paradosso con cui conviviamo. Diamo la colpa all’abitudine, al “tutti fanno così, cosa cambia se lo faccio anche io”, alla normalità, all’istinto. Ma siamo noi che creiamo le abitudini e siamo noi gli unici a poterle scardinare. Abbiamo una testa? Allora usiamola.
               Non si tratta di foglie che, una volta arrivato l’autunno, lasciano gli alberi e si adagiano sul terreno. Quelle foglie rossicce e marroncine che coprono marciapiedi e sentieri e producono un romantico scricchiolio quando le calpesti. No, non si tratta di questo. Si tratta di pezzi di carta misti a catrame che quando li getti per terra, lì ci possono rimanere anche giorni, anni, decenni, rovinando quello che la natura ha di più bello da offrire.

È arrivato il momento di prendersi delle responsabilità e di chiudere questo circolo vizioso. Minimizzare o ignorare il problema non porterà di certo a una soluzione.
               Siamo Elena, Silvia e Ornella e chiediamo senso civico.

A cura di Elena Aversa, Silvia Cimarossa e Ornella Coratella

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